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Sindaco di Palermo: occhi puntati verso la Russia

intervista esclusiva rilasciataci dal dottor Leoluca Orlando, sindaco di Palermo

L’intervista esclusiva rilasciata alla Voce della Russia dal dott. Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, su tutto un ventaglio di problemi di attualita’, dalla crisi economica alla lotta per la legalita’.

- Iniziamo con un panorama dei rapporti fra Sicilia e Russia. Si puo’ dire che esiste un partenariato privilegiato fra queste due realta’?

- Intanto vorrei ricordare che Palermo e’ citta’ gemellata con Jaroslavl. E’ un gemellaggio che feci io quando ero sindaco nella mia precedente esperienza e che vorrei in qualche modo rinforzare. Vorrei anche ricordare che recentemente a San Pietroburgo vi e’ stata un’iniziativa internazionale dei conservatori che il prossimo anno si terra’ a Palermo.

A proposito a San Pietroburgo e’ stato proiettato qualche settimana fa un video con il mio saluto e con il mio invito di venire a Palermo per celebrare questo momento importante della musica.

Voglio ancora ricordare che noi abbiamo un rapporto straordinariamente positivo con il Console Generale della Federazione Russa, un rapporto di collaborazione sul versante culturale, sul versante degli scasmbi economici. Insieme con il console stiamo organizzando un’iniziativa per celebrare il decimo anniversario del Consolato Generale russo a Palermo, con grandi iniziative che vedranno fortemente presente il sindaco della citta’ e anche l’amministrazione comunale e pensiamo di continuare, attraverso gli operatori economici russi e palermitani, siciliani e italiani qui a Palermo.

Abbiamo una serie di rapporti molto forti, io personalmente ho vissuto il privilegio di aver ricevuto, proprio per la promozione della cultura teatrale a Palermo, il premio Pushkin a San Pietroburgo e ho ricevuto questo premio con la motivazione del grande, straordinario maestro Dodin, che ha scritto la motivazione di questo mio premio.

Potrei continuare ricordando la presenza a Palermo di Ilia Kabakov e le sue istallazioni, potrei continuare ricordando la presenza a Palermo dei musicisti, artisti russi, e cosi’ come ricordare la presenza in Russia degli operatori economici, artisti e musicisti, italiani, siciliani e palermitani in particolare.

Io credo che questo rapporto tra la realta’ palermitana e la realta’ russa sia un rapporto ricco, fecondo e io che sono tornato sindaco da pochi mesi, ho intenzione di rafforzarlo perche’ negli ultimi dieci anni in effetti, si e’ un po’ offuscata la presenza di Palermo nelle relazioni internazionali ed io voglio che Palermo torni ad essere, com’e’ stato dieci anni fa quando ero sindaco ancora io, un punto di passaggio fra le realta’ del mondo, fra cui quella russa.

- Lei ha menzionato innanzi tutto i rapporti culturali, e’ si puo’ dire che proprio questo sia il cavallo di battaglia per il dialogo fra Palermo e realta’ russe?

- Sicuramente, la ricchezza della cultura musicale, artistica, letteraria, la ricchezza della cultura urbanistica, della cultura architettonica russa e’ straordinaria, e quella straordinaria ricchezza per noi sicuramente e’ importante con una serie di riferimenti del passato. Voglio ricordare per esempio, come fossero presenti nel passato a Palermo lo zar, la zarina, ospiti delle famiglie palermitane dell’Ottocento, della fine dell’Ottocento. Voglio ricordare come nel porto dell’Arenella, dentro la citta’ di Palermo sta un edificio con i quattro pizzi esattamente lo stesso edificio che troviamo a Zarskoe Selo, nel villaggio degli zar a San Pietroburgo.

Potrei continuare con questa elencazione che riguarda il passato, ma il mio impegno non e’ di fare il ricordo freddo del passato, ma di fare memoria del passato. Si fa memoria del passato se si riesce a far vivere oggi e domani le esperienze di ieri.

- E’ giustissimo, il passato sta dove sta, comunque dobbiamo pensare anche al presente e al futuro. Purtroppo non si vive soltanto della musicha, della poesia, delle belle arti. Se parliamo dell’economia, come la Russia puo’ essere interessante per la Sicilia, per Palermo, cioe’ cosa possiamo offrire di specifico?

- Io credo che ci possano essere straordinari scambi, via esperienze imprenditoriali, si possono organizzare forme di associazione, imprese, joint-venture tra imprenditori siciliani e imprenditori russi.

Si puo’ pensare anche alla promozione agroalimentare, dei prodotti agroalimentari siciliani, penso al vino, in primo luogo, penso all’olio. Della realta’ russa come si puo’ pensare ad una presenza nella nostra realta’ di prodotti russi.

Questo, ovviamente, senza parlare degli scambi turistici.

Noi candidiamo Palermo nel 2019 a capitale europea della cultura.

Io dico sempre che tutte le cose che facciamo con l’amministrazione comunale, le facciamo appese ad un chiodo, come se Palermo fosse un gran quadro, se volete un grande bellissimo mosaico che pero’ e’ appeso ad un chiodo. Il chiodo a cui appendiamo il nostro progetto, la nostra visione, la nostra attivita’, e’ il chiodo del 2019, la candidatura di Palermo a capitale europea della cultura.

Noi possiamo aspettare a diventare, come penso potremo diventare, capitale europea della cultura, e’ conosciuta come tale appunto e non per i nostri monumenti perche’ se fosse soltanto sui monumenti che si decide chi diventa capitale europea senza eccessiva pretesa, Palermo penso che sia gia’ capitale europea della cultura, basta guardare i suoi monumenti, la sua presenza araba, la sua presenza normanna, la sua presenza francese, spagnola che divense identita’ che si sono arrichite in questo territorio, unite a quella storica greca, bizantina e latina. Pero’ non e’ soltanto sui monumenti, sul bene materiale che si diventa la capitale europea della cultura. Occorre che questi contenitori meravigliosi abbiano un contenuto.

Per noi incentivare le relazioni con un grande paese com’e’ la Russia sicuramente aiuta la nostra candidatura a capitale europea della cultura che significa sostanzialmente promuovere le attivita’ culturali, ma anche l’attivita’ economica. Significa anche promuovere il turismo.

Noi abbiamo gia’ una presenza a Palermo, in Sicilia di molti turisti russi e vorrei in qualche modo invitare tanti altri russi a venire, a conoscere la Sicilia, cosi’ come invitiamo tanti tanti siciliani a conoscere la Russia.

- Lei ha parlato dei progetti congiunti, del turismo… Possiamo fare il punto della situazione, come chiudiamo questo 2012?

- Chiudiamo questo 2012 certamente con una grande crisi finanziaria mondiale che e’ diventata la crisi economica. Una crisi finanziaria riguarda la tenuta dei conti, riguarda le speculazioni finanziarie. La crisi economica riguarda la vita delle persone.

La crisi finanziaria diventa la crisi economica quando gli errori commessi dalla grande finanza rendono piu’ difficile la vita della casalinga, piu’ difficile la vita del pensionato, piu’ difficile la vita del cittadino,piu’ incerta la possibilita’ di lavoro per il giovane.

Io credo che possiamo dire che purtroppo drammaticamente questa crisi finanziaria dovuta a speculatori, a sporchi speculatori (mi faccia essere severo) che si sono arricchiti a danno del mondo e’ diventata la crisi economica e ha cambiato la qualita’ della vita finendo per costruire in Italia e (e non soltanto in Italia) una categoria sempre crescente di nuovi poveri, di coloro cioe’ che fino a qualche anno fa vivevano dignitosamente e che adesso hanno dei problemi come pagare la bolletta della luce o il consumo dell’acqua.

Questo credo che sia un grande problema che dobbiamo in qualche modo affrontare sapendo che bisogna coniugare rigore ed equita’. I conti devono stare in ordine, ma la gente, i cittadini non devono morire di fame.

- E sarebbe possibile affrontare questa crisi sviluppando la cooperazione a livello regionale?

- Ma certamente, io credo che l’unico modo per uscire da questa morsa della crisi finanziaria e della crisi economica e’ uno solo, ed e’ promuovere sviluppo e promuovere occasioni di investimento e di lavoro ed e’ promuovere quello sviluppo che si accompagna alla lotta all’evasione fiscale, la lotta alla corruzione, la lotta per la legalita’ perche’ adesso, forse, finalmente, cominciano gli italiani, i siciliani e i palermitani a capire che la legalita’ non soltanto e’ giusta, che rispettare le regole non soltanto e’ giusto, ma che e’ anche conveniente. Si, conveniente, perche’ vivere in un paese dove c’e’ tanta corruzione, vivere in un paese dove c’e’ tanta evasione fiscale alla fine non e’ certamente giusto, e’ scorretto, non e’ legale, non e’ neanche conveniente.

Mi auguro che possa uscire da questa crisi, e’ il mio impegno come sindaco della citta’ che ho trovato nel disastro economico e finanziario e che adesso sta crescendo, per questo voglio invitare chi non conosce Palermo, venite a vedere com’e’ bella Palermo, venite a vedere come Palermo sta crescendo, sta tornando ad essere una grande capitale mondiale.

- E se parliamo della lotta per la legalita’, una domanda, forse, un po’ imbarazzante, perche’ in Russia esiste uno stereotipo che la Sicilia e’ un’isola controllata totalmente dalla mafia. Lei cosa ne pensa?

- Ma io penso che esiste la mafia russa e nessuno si permetterebbe di dire che la Russia e’ soltanto mafia. Io so che esiste la mafia in Sicilia, ma so che la Sicilia, che pure e’ capitale della mafia, e’ anche capitale dell’antimafia.

In nessuna parte del mondo, in nessuna parte del mondo, in nessuna parte del mondo – lo ripeto tre volte – c’e’ stata tale azione di contrasto contro la mafia come in Sicilia, non da parte dei tedeschi, non da parte dei francesi, ma dagli stessi siciliani.

Perche’ noi siciliani abbiamo capito che la mafia ci rende vittime, le prime vittime della mafia sono proprio i siciliani che invece, magari i russi, avrebbero considerato mafiosi.

Credo che comprendere questo e comprendere come oggi la Sicilia sta vivendo una stagione di speranza a livello cittadino, a livello regionale. E’ importante perche’ siamo una realta’ nella quale amministratori politici, amministratori economici hanno detto da tempo no alla mafia. Vorremmo che il nostro esempio sia seguito anche in Germania come in Russia.

- E conosce qualche imprenditore russo che lavora in Sicilia, sicuramente, no? Come si trovano qui? A loro agio? Sanno come muoversi in Sicilia?

- Debbo dire che in Sicilia gli imprenditori russi hanno un grande vantaggio. C’e’ il Console Generale  della Federazione Russa per la Sicilia che e’ la persona molto sensibile, molto esperta, credo che sia un punto di riferimento importante per coloro che vogliono investire in Sicilia venendo dalla Russia. Accanto a questo c’e’ l’amministrazione comunale che lavora in piena sintonia con il console russo e che lavora in piena sintonia con tutti coloro che venendo dalla Russia come da altri paesi intendono investire nella nostra realta’. Farsi’ che chi investa nella nostra realta’ possa trovarsi bene per non soltanto e’ utile, non soltanto e’ giusto, non soltanto e’ doveroso, non soltanto e’ conveniente, ma anche e’ un’azione di propaganda e di promozione positiva. Per cui noi accogliamo i russi, gli imprenditori russi, perche’ e’ giusto, e’ doveroso ed anche perche’ e’ conveniente.

- Non posso non chiederLe un commento sull’attuale situazione politica in Italia. Siamo in piena tempesta… Come andra’ a finire secondo Lei?

- Si andra’ a nuove elezioni, mi auguro ci possa essere un governo del paese che conservi la credibilita’ internazionale che purtroppo e’ stata rovinata da Berlusconi e dal berlusconismo e che ci possa essere un governo che sappia essere certamente per l’Europa, ma non per l’Europa dei banchieri, ma per l’Europa dei cittadini e sappia coniugare il rigore finanziario e l’equita’ sociale.

Sara’ vitale perche’ la crisi finanziaria non venga pagata sempre dai soliti ultimi e marginati, da chi ha di meno, ma non invece da chi ha di piu’ e chi ha provocato la crisi.

- Cioe’ un impegno politico per raddrizzare la situazione economica?

- E per raddrizzare la situazione economica evitando che il costo della crisi venga sempre pagata dai soliti cittadini onesti che lavorano e no dagli speculatori che evadono e tengono le loro risorse al riparo grazie all’impunita’ che viene loro garantita in maniera indebita.

Speriamo che la Russia possa dare uno mano anche per la rinascita di Palermo, di tutta la Sicilia e in qualche modo per tutta l’Italia…

Speriamo che la Russia possa dare una mano per la crescita di Palermo, di Sicilia e d’Italia e speriamo che Palermo, Sicilia e Italia possano dare una mano anche alla crescita e lo sviluppo economico e culturale della Russia.

Allora, La ringrazio per questa intervista, Signor Sindaco…

Grazie per la vostra attenzione e color che ancora non conoscono Palermo venite e vedere com’e’ bella questa citta’.

Sicuramente!

Per l’assistenza nell’organizzazione di questa intervista esclusiva ringraziamo il Consolato Generale della Federazione Russa a Palermo.

E’ stata con voi Anna Gromova.

Fonte: “La Voce della Russia”

Commenti

Il Commento

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  • maria scrive: 02 apr 2013 alle 13:34

     

    salve prima di invitare altri stranieri in sicilia si dovrebbe ripulire da cima a fondo è vergognoso come è ridotta la città. l,ultimo commento che ho ricevuto incontrando un gruppo di turisti finlandesi che e una cttà sporchissima e non torneranno mai piu, ma sopratutto sconsiglieranno ad altri di tornarci

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