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Mostra fotografica e documentale “La Sicilia dei Russi”

Il 22 aprile scorso, presso i locali dell’Archivio Storico Comunale sito in Palermo via Maqueda 147, ha avuto luogo il Convegno Scientifico divulgativo svolto con l’assistenza del Dipartimento Storico e Documentale del Ministero degli Esteri Russo, “Tre secoli di rapporti fra Russia e Sud Italia”.

Alla manifestazione erano presenti autorità civili e religiose locali e nazionali nonché un folto pubblico russo ed italiano che con attenzione ed interesse ha seguito lo sviluppo del dibattito nelle sue varie fasi.

Al termine degli interventi, moderati dal Console Generale della Russia a Palermo Vladimir Korotkov, a cui hanno partecipato; il Direttore del citato Dipartimento Storico – Ambasciatore Alexander Kuznestov, la Dott.ssa Eliana Calandra – Capo Area della cultura del Comune di Palermo – ed altre personalità, è stata presentata la monografia “La Sicilia dei russi” curata e presentata dal Prof. Mikhail Talalay, rappresentante dell’Istituto di Storia Universale dell’Accademia delle Scienze di Russia in Italia.

Dopo gli interventi effettuati dal Prof. Talalay, dal Prof. Aleksej Kara-Murza, dalla Dott.ssa Ljudmila Markina, dal Dott. Alessandro Bellomo e dal Sig. Michele Nigro, sulla visione della Sicilia da parte dei viaggiatori Russi e sulle opere da questi realizzate, si è proceduto all’apertura della mostra fotografica e documentale “La Sicilia dei Russi”, tema conduttore della rassegna.

L’esposizione, che è stata curata dal Dott. Alessandro Bellomo, dal Prof. Mikail Talalaj e dal Sig. Michele Nigro, con la supervisione del Console Generale Vladimir Korotkov ed il supporto dell’Associazione “Suggestioni Mediterranee”, segue il percorso ideale dei viaggiatori russi che partendo dalla madrepatria, dal XVII secolo ai giorni nostri, hanno raggiunto la Sicilia descrivendone luoghi ed eventi.

Il percorso inizia con l’inserimento degli arrivi nell’Isola dei primi viaggiatori, Petr Andreevic Tolstoj, antenato del grande Leone Tolstoj, nel 1689 e Boris Petrovic Seremetev nel 1699, ed a seguire in ordine cronologico altri personaggi noti e meno noti. Per ognuno di essi una etichetta indica, oltre alle generalità, l’attività svolta e la data di arrivo in Sicilia.

E’ grazie ai loro diari di viaggio ed alle cronache riportate nei volumi pubblicati, che si è diffusa in Russia la conoscenza della Sicilia e ciò ha attirato nell’Isola sempre più visitatori creando uno scambio culturale tutt’ora in corso.

Molti cittadini russi hanno scelto la Sicilia quale fonte di ispirazione per le loro opere letterarie o artistiche, pensiamo ad Avraam Seergevic Norov che visitò la Sicilia e illustrò i suoi itinerari nel libro “Viaggio in Sicilia nel 1822”, o pittori quali Matveev, Vorobìev e Brullov che illustrarono con le loro opere angoli particolari del territorio siciliano.

Altri personaggi vennero in Sicilia per curare la loro salute, pensiamo alla coppia imperiale russa Nicola I ed Alexandra Fjodorovna giunti nel 1845.

Alcuni di loro sposarono la causa del Risorgimento Italiano e nel 1860 si unirono alla spedizione dei Mille, tra di loro Lev Ilic Mecnikov, insegnante e geografo russo; mentre il fratello Il’ja Mecnikov nel 1868 compì studi nella Stazione Zoologica a Messina voluta dallo scienziato russo Mickluko-Maclaj, che nel 1908 gli valsero l’assegnazione del premio Nobel per la medicina.

Non indifferente al fascino dell’Isola fu anche il pianista Joseph Rubinstein, allievo prediletto di Richard Wagner, che nel 1881 tenne diversi concerti a Palermo.

Tanti personaggi ed episodi da raccontare in sedici teche che, per necessità di sintesi, hanno portato a compiere una selezione sulle tematiche da inserire.

E’ stato scelto, pertanto, di documentare più approfonditamente con scritti ed immagini la permanenza della Corte Imperiale russa a Palermo, sia per l’importanza che l’evento ricoprì all’epoca, per cui ancora oggi l’episodio è nella memoria dei palermitani, sia perchè la quantità di materiale raccolto illustra pienamente l’animo dei siciliani nei confronti degli Zar: numerosi scritti in versi e musica sono dedicati all’Imperatrice ed alla figlia, la principessa Olga.

Di contro la Zarina per portarsi dietro il ricordo di questi luoghi scelse di far riprodurre in Russia una copia del “Villino ai quattro Pizzi” situato nei pressi della tonnara Florio all’Arenella.

Le riproduzioni di bellissimi acquarelli dipinti da famosi pittori russi riempiono di colore alcune teche e da esse viene fuori l’intensità di sensazioni che hanno guidato la mano di quegli artisti.

Nella mostra è stato necessariamente inserito l’episodio che vide quali protagonisti i marinai russi che intervennero nell’opera di soccorso alla popolazione di Messina in occasione del terremoto del 1908. Circa venti foto e numerosi documenti, provenienti dagli archivi del Ministero degli Esteri russo, illustrano ampiamente tale significativo episodio. Fatto, questo, che nel tempo viene ricordato con affetto e gratitudine da ambo le parti e che ha creato un legame indissolubile tra i Russi e Messina. Ne è prova la corrispondenza dell’epoca esposta ed il rinnovarsi delle commemorazioni degli anniversari dell’evento celebrate con manifestazioni pubbliche ed emissioni filateliche italiane e russe, in parte esposte.

Ad ulteriore conferma nel 2012, in una piazza posta di fronte al porto di Messina, è stata posta una composizione in bronzo raffigurante alcuni marinai russi nell’atto di trarre dalle maceria alcuni feriti ed in questi giorni un busto dedicato all’Ammiraglio Ushakov verrà posto a fianco del monumento. A fare da corollario a questi eventi, numerosissimi comuni cittadini a cui il ricordo dei passati eventi, tramandato nel tempo, suscita ancora dopo oltre 100 anni nuove ed intense emozioni.

Per riepilogare si evidenzia che la mostra si articola fondamentalmente in quattro sezioni:

  • nella prima sezione, composta da quattro vetrine, sono state esposte alcune carte geografiche dell’Impero russo nell’800, le foto dei viaggiatori più conosciuti e varia corrispondenza tra le nazioni “Russa e Siciliana”;
  • nella seconda sezione, formata da tre vetrine, sono state raccolte diverse opere che testimoniano la presenza della famiglia imperiale russa a Palermo. Curiosi gli attestati di benemerenza rilasciati a tale Francesco Renna (in effetti il cognome esatto è Renda) per aver portato latte d’asina alla Zarina e forniti cortesemente degli eredi, episodio fino ad oggi ritenuto una “leggenda popolare”;
  • nella terza sezione, costituita da tre vetrine, sono state presentate alcune bellissime riproduzioni di paesaggi siciliani illustrati da pittori russi;
  • nella quarta sezione, disposte in cinque vetrine, numerose foto hanno illustrato “Il terremoto di Messina” mentre diversi documenti sono stati inseriti per testimoniare la solidarietà del popolo russo nei confronti della popolazione dell’Isola e alcuni biglietti di ringraziamento di italiani.

L’ultima teca testimonia, con numerose foto, l’ampia e concreta presenza del Consolato russo sul territorio siciliano.

La mostra, di cui si è ampiamente parlato nella stampa locale e nazionale, è stata vista da numerosi visitatori per cui la prevista data di chiusura è stata posticipata dal 30 aprile al 9 maggio.

Michele Nigro e Alessandro Bellomo

Commenti

Il Commento

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  • Alteria Catalano Gonzaga scrive: 15 dic 2016 alle 20:39

     

    Buon iorno, ho leto della mostra da Voi organizzata e sarei molto interessata all’acquisto di una copia del volume “La Sicilia dei russi”
    sarebbe possibile acquistarlo?
    Aspetto vostra gentle risposta,
    grazie
    Alteria Catalano Gonzaga

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